Sul fronte politico ci sono stati nel 2011 diversi eventi degni di nota. La Giornata Internazionale delle Malattie Rare, ideata, organizzata e promossa da Eurordis, organizzazione ad ombrello delle associazioni per le malattie rare, è praticamente esplosa nel 2011 con una frenesia di attività in tutto il mondo. La Giornata del 2011, che si è tenuta l’ultimo giorno di febbraio, è stata celebrata in 55 Paesi con l’aggiunta, rispetto agli anni precedenti, di Armenia, Iran, Messico, Marocco, Nepal, Panama, Perù, Tailandia, Emirati Arabi e Uruguay. Nel 2010 i Paesi aderenti erano 46, nel 2009 erano 30 e il primo anno soltanto 18. L’evento, dedicato alle persone colpite da malattie rare, alle loro famiglie e a tutti coloro che sono coinvolti nella ricerca su queste malattie, nella politica, nel trattamento e nella cura, è stato l'occasione per realizzare diverse azioni significative.
Sul piano europeo, la tanto attesa (e discussa) Direttiva sull’assistenza sanitaria transfrontaliera è stata adottata nel 2011, proprio in occasione della Giornata delle Malattie Rare, con l’obiettivo di facilitare la cooperazione e migliorare l'equità di accesso alla diagnosi e alle terapie per le malattie rare in tutta l'Unione Europea. Il Rapporto europeo sull’informazione sulle malattie rare, anch’esso pubblicato in occasione della Giornata delle Malattie Rare, ha presentato i risultati di un sondaggio Eurobarometro sull’informazione in merito a queste malattie e sul livello di sostegno pubblico europeo. Il sondaggio, sotto forma di questionario, è stato divulgato nei 27 Stati Membri dell'Unione Europea, coinvolgendo circa 1.000 cittadini di ciascun Paese partecipante, per un totale di 26.574 interviste. Sebbene siano state riscontrate "differenze significative" nell’informazione tra i Paesi europei, "...il 95% degli intervistati ritiene che ci dovrebbe essere una maggiore cooperazione europea in questo settore e che i pazienti affetti da malattie rare dovrebbero avere il diritto di accedere a cure adeguate in un altro Stato dell’Unione Europea".
A livello nazionale, la Giornata delle Malattie Rare è stata anche l'occasione per rendere pubblico il Secondo Piano Nazionale Francese a favore delle Malattie Rare. Sulla base dei risultati del primo piano nazionale francese che, essendo stato il primo del suo genere al mondo, è diventato un modello internazionale, il secondo piano è stato ottimizzato per affrontare, nel modo più efficace possibile, tre questioni fondamentali: il miglioramento della qualità delle cure per il paziente, lo sviluppo della ricerca sulle malattie rare e l’ampliamento della cooperazione europea ed internazionale. Altri progressi nello sviluppo di strategie nazionali per le malattie rare, che il Consiglio Europeo vorrebbe fossero raggiunti entro la fine del 2013, comprendono la pubblicazione della relazione finale sulle Raccomandazioni e Misure proposte per un Piano Belga sulle Malattie Rare, che è stata presentata al Ministro Belga degli Affari Sociali e Sanità Pubblica nel mese di ottobre. Nel frattempo, Austria, Polonia, Serbia, Slovenia e Svezia hanno recentemente intrapreso il processo di sviluppo di un piano nazionale a favore delle persone colpite da malattie rare, mentre in Svizzera è in corso un progetto per sviluppare una strategia nazionale per il rimborso dei prodotti medicinali orfani.
Altri importanti sviluppi che hanno segnato il 2011 in Europa comprendono la promozione del Registro europeo sulle sperimentazioni cliniche, che consente l'accesso del pubblico alle informazioni su uno qualsiasi delle migliaia di studi clinici autorizzati in Europa per i prodotti medicinali. Le associazioni dei pazienti e i ricercatori hanno sostenuto per anni una campagna a favore di questo registro, che consente di ridurre la duplicazione degli sforzi e permette ai pazienti di rendersi conto realmente di quali progressi si stanno compiendo nei loro specifici ambiti. Il Registro europeo sulle sperimentazioni cliniche fornisce informazioni sugli studi clinici in corso, sui medicinali con o senza autorizzazione all'immissione in commercio e offre accesso ad informazioni ricavate dall’osservatorio EudraCT, il database che raccoglie tutti gli studi clinici svolti a partire dal 1° maggio 2004 in poi e che è stato finora accessibile solo alle aziende farmaceutiche nazionali.
Un altro successo del 2011 è stato il riconoscimento ufficiale della genetica clinica come disciplina autonoma in Europa. Tale riconoscimento è fondamentale sia per la formazione dei professionisti che per l'organizzazione dei relativi servizi. Solo alcuni Paesi dell'UE non hanno ancora riconosciuto ufficialmente la genetica clinica come disciplina. Il rispettivo regolamento CE n. 213/2011, che modifica gli allegati II e V della direttiva 2005/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al riconoscimento delle qualifiche professionali, è entrato in vigore il 4 marzo 2011.