OrphaNews Europe: Da cosa nasce l’idea di sviluppare un network per le malattie da difetti dell’imprinting genomico? Quali sono le ragioni principali?
Dott. Thomas Eggerman: Le malattie da difetti dell’imprinting genomico (IDs) sono un gruppo di difetti sotto-diagnosticati che incidono sulla crescita, sullo sviluppo neurologico e sul metabolismo, a causa di meccanismi molecolari unici che implicano l'interazione di epigenetica e genetica. Queste malattie colpiscono circa 7.500-10.000 persone nell'UE, predisponendo all'obesità ed al cancro. Fino ad oggi, la ricerca sui disturbi dell’imprinting genomico è stata frammentata e focalizzata sui singoli disturbi, senza strategie generali mirate a comprendere i meccanismi di base comuni. La mancanza di standard europei per la valutazione clinica, la presa in carico o la diagnosi molecolare di queste malattie ha causato un’estrema variabilità sia nell’iter diagnostico che nelle cure. I progressi nella comprensione e nella gestione clinica di queste malattie richiedono sforzi coordinati da parte di medici specialistici (pediatri ed endocrinologi pediatrici), genetisti molecolari, ricercatori di base, epidemiologi e bioinformatici, così come l'esperienza delle associazioni dei pazienti. Per questa ragione abbiamo fondato il Network europeo per le malattie da difetti dell’imprinting genomico (EUCID.net), sostenuto dal programma europeo di COST networking (azione BM1208). EUCID.net è una rete paneuropea interdisciplinare che mira a promuovere la ricerca nell’ambito delle IDs, dagli studi molecolari al trattamento, al fine di migliorare gli standard di diagnosi clinica e molecolare in tutta Europa e per diffondere l’informazione riguardo a queste malattie.
OrphaNews Europe: Quali fattori hanno contribuito alla creazione di questo network?
Dott. Thomas Eggerman: Molti dei nostri partner hanno legami di lunga data, consolidati attraverso reti nazionali dedicate alle IDs, collaborazioni con associazioni di pazienti e attività internazionali di cooperazione bilaterale, ma mancava un coordinamento del lavoro a livello europeo. L’idea della rete è nata nell’autunno del 2011, durante ampie discussioni tra i nostri partner in Germania, Danimarca, Francia, Italia e Regno Unito. Il risultato di queste discussioni è stata la presentazione della nostra prima proposta al programma europeo COST nell’estate 2012 e, grazie al prezioso supporto di COST, siamo riusciti ad avviare la nostra Azione BM1208 a maggio 2013. A seguito della rapida evoluzione dell’Azione COST, abbiamo contattato diversi gruppi in tutta Europa e, finora, abbiamo ricevuto feedback positivi da 41 gruppi provenienti da 20 Paesi europei, comprese le piccole e medie imprese e le associazioni dei pazienti.
OrphaNews Europe: Chi sono i vostri collaboratori e che ruolo hanno?
Dott. Thomas Eggerman: La COST Action riunisce le competenze di esperti provenienti da tutta Europa e sarà gestita da cinque gruppi di lavoro inter-dipendenti e interdisciplinari. Tali gruppi riguardano i cinque principali temi dell’Azione (clinica, ricerca, diagnosi, sviluppo delle competenze, diffusione) e sono coordinati da esperti nei rispettivi settori (I. Netchine/Parigi, IK Tempio/Southampton; Z. Tümer/Glostrup , D. Mistico/Barcellona; DJ Mackay/Salisbury, K. Gronskønskov/Glostrup; A. Riccio/Napoli, ER Maher/Cambridge; A. Linglart/Parigi). Il leader e il co-leader sono responsabili del coordinamento, dell'organizzazione e della supervisione dei gruppi di lavoro e insieme al presidente e vicepresidente dell’Azione (T. Eggermann/Aachen, I. Netchine/Parigi) costituiscono il Comitato Direttivo, che coordina le attività dei gruppi di lavoro e controlla i progressi della rete. L'Azione è in genere supervisionata e valutata dal Comitato di gestione composto da due rappresentanti per ogni Paese partecipante.
OrphaNews Europe: Quali sono gli obiettivi di questo network e quanto tempo ci vorrà per raggiungerli?
Dott. Thomas Eggerman: Il network mira a favorire la diffusione della conoscenza scientifica, migliorare la qualità di vita delle persone affette da queste patologie e ridurre i costi dell’assistenza sanitaria. Promuovendo la collaborazione attiva e lo scambio di conoscenze scientifiche, la nostra rete eviterà l’inefficacia e la sovrapposizione della ricerca in Europa e rafforzerà ulteriormente la posizione di spicco dei gruppi europei nel campo delle IDs. Le parti interessate (ad esempio IRDiRC, EURORDIS, EUCERD) potranno ricevere dati sulla frequenza delle IDs, sulle loro basi molecolari e, come obiettivo finale, sulle strategie terapeutiche specifiche e personalizzate. Inoltre, i pazienti e le loro famiglie potranno contribuire con le proprie aree di interesse.
OrphaNews Europe: Ci può spiegare come COST sta contribuendo alla costruzione di questo network?
Dott. Thomas Eggerman: COST è un quadro intergovernativo per la cooperazione europea in ambito scientifico e tecnologico, che mira a coordinare a livello europeo la ricerca finanziata in ciascun Paese. Anziché finanziare la ricerca in sé, COST riunisce equipe di ricerca di Paesi diversi che lavorano in maniera flessibile su argomenti specifici e promuove il collegamento in rete nonché conferenze, scambi scientifici e pubblicazioni. Come accennato prima, già 41 gruppi di esperti provenienti da 20 Paesi aderenti a COST hanno espresso il proprio interesse per questa Azione. Prevediamo, inoltre, di connetterci con gruppi provenienti da altri Paesi europei, da Canada, Australia, Stati Uniti e da altre parti del mondo.
Per illustrare il valore di COST per il nostro network e per la creazione di reti europee in generale, vorrei descrivere brevemente gli strumenti di questo programma:
• Attraverso Short Term Scientific Missions (STSMs) e seminari di formazione periodici (chiamati Imprinting School) formeremo i giovani ricercatori e i medici con competenze specifiche nel campo delle IDs e dell’(epi)genetica.
• Attraverso incontri scientifici e conferenze potremo diffondere le conoscenze e trasferire il know-how dai membri dell’azione alla comunità scientifica, alle associazioni dei malati e al pubblico in generale.
• Un’attività fondamentale del nostro network è il progetto del sito web(http://www.imprinting-disorders.eu). Questo sito rappresenta un forum di discussione per i ricercatori e una piattaforma per lo scambio di conoscenze. Il visitatore troverà annunci di eventi e inviti a partecipare all’Azione. Ci auguriamo che questo strumento possa servire anche da piattaforma di discussione per le persone affette da queste malattie e per le associazioni dei pazienti.
OrphaNews Europe: Ci sono altre fonti di finanziamento? Come prevedete di finanziare il network?
Dott. Thomas Eggerman: La COST Action BM1208 interagisce già con numerosi programmi di ricerca nazionali ed internazionali, come ad esempio il 7PQ europeo INGENIUM Marie-Curie ITN, con il centro nazionale francese di riferimento per la sindrome di Prader-Willi, con EuroPHPnet, network tedesco per i difetti dell'imprinting genomico, il centro francese di riferimento per le malattie rare del metabolismo del calcio e del fosforo. Oltre a queste collaborazioni, EUCID.net interagisce con i portatori europei di interesse per le malattie rare, come ad esempio IRDiRC, EURORDIS, EMQN ed EUCERD. I partner della rete collaborano con associazioni nazionali di pazienti e l’associazione tedesca BKMF (Bundesverband Kleinwüchsiger Menschen und ihre Familien eV) è membro di EUCID.net. È dunque fondamentale che i maggiori esperti europei nel campo delle IDs supportino questa COST Action. Con il sostegno di COST svilupperemo delle proposte di programma da presentare per i futuri bandi di finanziamento europei e nazionali. Per rispondere alla tua domanda su come prevediamo di sostenere le nostre attività: COST può essere considerato come il catalizzatore della nostra EUCID.net, la quale è solo all’inizio.
OrphaNews Europe: Qual è il beneficio per la comunità delle malattie rare?
Dott. Thomas Eggerman: Il nostro obiettivo comune è di far progredire la comprensione di queste malattie, per migliorare la diagnosi e la gestione clinica delle stesse a beneficio dei pazienti e delle loro famiglie. La nostra motivazione principale è di deframmentare e armonizzare la ricerca, la diagnosi e il trattamento, le attività cliniche e didattiche sulle IDs.
La rete riunirà per la prima volta in collaborazioni esperti del settore, associazioni e pazienti delle otto diverse malattie da difetti dell’imprinting genomico attualmente conosciute nel mondo. L’Azione vuole creare un sistema comune di classificazione delle IDs, sviluppare le linee guida per il trattamento, creare procedure operative standard (SOP) per la diagnosi che si basino sui trattamenti più efficaci al momento, coordinare database gestiti in Paesi diversi al fine di renderli compatibili e utili come opportunità per iniziative collettive di ricerca, individuare nuovi difetti da imprinting, attraverso uno sforzo di collaborazione, formare i ricercatori e stimolare lo scambio traslazionale.
OrphaNews Europe: Ritiene che questo network possa contribuire all’obiettivo di IRDiRC di sviluppare 200 terapie e metodi diagnostici per la maggior parte delle malattie rare entro il 2020? Se sì, in che modo?
Dott. Thomas Eggerman: La ragione principale per la quale è stata istituita questa Azione è colmare le lacune riguardo la conoscenza dei meccanismi patogenetici delle IDs, nonostante un piccolo numero di fattori genetici ed epigenetici sia già noto. A causa della loro rarità, la maggior parte delle IDs non è nota a molti medici e dunque spesso non vengono diagnosticate, di conseguenza le terapie risultano insoddisfacenti e inefficienti e manca del tutto la medicina predittiva. Sebbene esistano trattamenti convenzionali efficaci (terapia ormonale sostitutiva o di modulazione, sorveglianza del tumore, fisioterapia), questi non sono ancora stati armonizzati nella medicina personalizzata e non esiste un forum europeo coordinato per l'interazione tra ricercatori, medici e pazienti. La nostra rete interdisciplinare è utile non solo ad identificare i fattori genetici ed epigenetici delle IDs, ma anche a collegarle ai tratti fenotipici e ai meccanismi fisiopatologici potenziali, così come ai trattamenti e agli studi clinici su scala europea. Con queste attività la nostra rete sarà un punto di riferimento fondamentale per la consultazione e il supporto da parte dei clinici e dei genetisti provenienti dai Paesi meno avanzati nel campo della diagnosi clinica e della genetica delle IDs.
Il primo passo per raggiungere questi obiettivi è standardizzare la diagnosi clinica e molecolare delle diverse ID. Crediamo che lo sviluppo di nuovi test diagnostici e linee guida per la presa in carico delle IDs si possa tradurre in una diagnosi tempestiva e soddisfacente e consentire la messa a punto di un trattamento personalizzato il più presto possibile. Questi risultati miglioreranno significativamente la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Le azioni specifiche saranno rivolte a pazienti e familiari, al fine di migliorare la conoscenza della propria malattia, incoraggiare il coinvolgimento nella ricerca e la partecipazione a sperimentazioni cliniche.
Con l’identificazione dei meccanismi molecolari alla base delle IDs e lo sviluppo di modelli appropriati, la nostra rete rappresenterà il primo passo verso interventi mirati, verso la medicina personalizzata e le strategie preventive e offrirà una base per studi clinici futuri e per i farmaci orfani. Ciò consentirà di ridurre l'uso di terapie indirette e non necessarie. In generale, i test di epigenetica diventeranno importanti strumenti diagnostici come i test genetici. Questo può portare allo sviluppo di test diagnostici più convenienti per malattie come il cancro e le malattie cardiovascolari.
Lo scambio interdisciplinare tra medici e ricercatori provenienti da istituzioni accademiche, piccole e medie imprese e associazioni di pazienti attraverso la nostra rete è assolutamente necessario per raggiungere questi obiettivi e per raccogliere dati significativi su tutte le IDs note. I dati risultanti sono il presupposto per la riuscita della ricerca delle cause molecolari di questi difetti e per lo sviluppo di nuovi regimi diagnostici e terapeutici. EUCID.net contribuirà dunque in modo significativo alla connessione e all'armonizzazione dei database, come fattore chiave per raggiungere gli obiettivi di IRDiRC per le otto patologie IDs.
OrphaNews Europe: Quali sono le sfide che vi si prospettano con la creazione di questo network?
Dott. Thomas Eggerman: La nostra rete è innovativa in quanto riunisce ricercatori provenienti da ambienti universitari, clinici e industriali che condividono l’obiettivo comune di migliorare il campo della ricerca europea sulle IDs, in modo logico e coordinato. Naturalmente, i nostri partecipanti appartenenti a diversi settori (medici, ricercatori, industria, pazienti), provenienti da 20 Paesi europei, devono imparare a parlare la stessa lingua in relazione ai campi di interesse specifici. Tuttavia, con il primo meeting generale della COST Action, che si terrà ad Aquisgrana (Germania) in ottobre, supereremo questo ostacolo e impareremo gli uni dagli altri. Un'altra grande sfida sarà la ricerca di finanziamenti nazionali ed internazionali, in particolare nel contesto dell'attuale situazione finanziaria critica in Europa e della contrazione del sostegno alla ricerca in molti Paesi. Per queste ragioni, c’è ancora molto da fare, ma sono convinto che la nostra rete sia uno strumento con grande potenziale, in grado di affrontare molti problemi attuali nel campo delle IDs.
OrphaNews Europe: chi può entrare a far parte di questo network? Quali caratteristiche devono avere le organizzazioni che desiderano partecipare?
Dott. Thomas Eggerman: EUCID.net sarà aperta a tutte le organizzazioni e gruppi di esperti del settore. Un compito importante nei prossimi mesi è quello di raccogliere tutti i dati sulle attività in corso dei nostri partecipanti nei diversi Paesi. Il prossimo passo sarà analizzare le procedure per la diagnosi e il trattamento delle IDs in Europa e in tutto il mondo, con l'obiettivo di sviluppare procedure operative standard armonizzate e linee guida. Invitiamo chiunque fosse interessato a visitare il nostro sito web (http://www.imprinting-disorders.eu) e a contattare i gruppi nazionali partecipanti elencati nel sito o direttamente il network EUCID.net (info@imprinting-disorders.eu).