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Edizione del 20 Dicembre 2019

Nuove Sindromi

Varianti troncanti omozigoti in ATP1A2 causano una nuova sindrome da polimicrogiria letale

Un nuovo studio pubblicato in Brain descrive quattro soggetti, appartenenti a due famiglie non consanguinee, affetti da polimicrogiria sindromica letale a trasmissione autosomica recessiva. Oltre alla polimicrogiria diffusa, individuata in epoca prenatale, l’esame patologico ha evidenziato un quadro clinico comune caratterizzato da calcificazioni delle arterie meningee, aree necrotiche e calcificate nei gangli basali, displasia del nucleo dentato e del nucleo olivare e grave ipoplasia/agenesia dei tratti piramidali. In tutti gli individui affetti, il sequenziamento dell’esoma ha evidenziato la presenza di una variante patogenetica nonsenso omozigote in ATP1A2.

Edizione del 20 Dicembre 2019

Nuove Sindromi

Varianti troncanti omozigoti in ATP1A2 causano una nuova sindrome da polimicrogiria letale

Varianti omozigoti con perdita di funzione in TASP1 causano una sindrome caratterizzata da ritardo dello sviluppo, atteggiamento allegro, dismorfismi facciali caratteristici e anomalie congenite

Sindrome MALTA (MYH9 Associated eLasTin Aggregation): varianti della linea germinale di MYH9 causano proliferazioni dei dotti escretori del sudore e aggregazioni anomale di elastina

Nuovi Geni

Quadro clinico caratterizzato da anomalie del ciclo cellulare associate a microcefalia, nanismo e anomalie scheletriche, causato da varianti bialleliche e de novo in DONSON

Osteogenesi imperfetta causata da mutazioni autosomiche recessive in MESD

Craniosinostosi coronale causata da mutazioni in TCF12 in pazienti turchi

Discheratosi congenita causata da una mutazione della linea germinale in NPM1

Una mutazione in RRAD causa difetti elettrici e citoscheletrici nei cardiomiociti derivati da un caso familiare di sindrome di Brugada

Anomalie morfologiche multiple del flagello degli spermatozoi causate da mutazioni con perdita di funzione in SPEF2

Epilessia mioclonica familiare benigna dell'adulto tipo 4 causata da inserimenti di ripetizioni di TTTCA in un introne di YEATS2

Sindrome di Hermansky-Pudlak tipo 10 associata a immunodeficienza ed epilessia causata da mutazioni bialleliche in AP3D1

Astenoteratospermia grave secondaria a ipoplasia dell’acrosoma e malformazioni del flagello causata da mutazioni bialleliche in CFAP65

Mutazione nel gene FOXA2 in un paziente con deficit congenito complesso dell’ormone ipofisario

Malattia da inclusioni intranucleari neuronali causata da espansioni di ripetizioni identificate con sequenziamento long-read in 5'UTR del gene NOTCH2NLC

Paraplegia spastica ereditaria complessa causata da mutazioni in PCYT2

Ricerca Clinica

Lupus eritematoso sistemico: i pazienti con lupus eritematoso cutaneo negativi agli anticorpi antinucleo rispondono ai criteri dell’American College of Rheumatology e/o della Systemic Lupus International Collaborating Clinics

Sindrome da delezione 22q11.2: uno studio prospettico dimostra che la delezione 22q11.2 e le forme più gravi di cardiopatia congenita concorrono a un’aspettativa di vita inferiore rispetto alle aspettative basate sulla storia familiare

Disgenesia gonadica mista 45,X/46,XY: studio dimostra che i pazienti che hanno ricevuto una diagnosi a seguito di anomalie genitali hanno esiti meno favorevoli rispetto ai pazienti con una diagnosi per ragioni non correlate ai genitali

Sclerosi sistemica: uno studio osservazionale a lungo termine dimostra che i vasodilatatori e l’acido acetilsalicilico a basso dosaggio si associano a una minore incidenza delle manifestazioni primarie della malattia miocardica

Istiocitosi a cellule di Langerhans: uno studio osservazionale dimostra che le recidive di pneumotorace si presentano durante una fase attiva dell’istiocitosi a cellule di Langerhans polmonare

Sindrome del QT lungo familiare: uno studio a lungo termine dimostra che il rischio correlato all’uso di farmaci per l’aritmia è comune tra i pazienti dopo la diagnosi e aumenta nel tempo

Sindrome di Brugada: Uno studio che utilizza i punteggi di rischio poligenico dimostra che alcuni fattori genetici determinano la variabilità della risposta elettrica cardiaca al blocco dei canali del sodio

Linfoma di Hodgkin classico, stadio III/IV: uno studio dimostra che la sopravvivenza senza progressione per i pazienti sottoposti a terapia adattata alla PET appartenenti allo studio S0816 è pari al 76%, mentre la sopravvivenza complessiva è del 94%

Linfoma di Hodgkin recidivante o refrattario: follow-up di 2 anni dello studio KEYNOTE-087 su pembrolizumab dimostra che il tasso di risposta obiettivo è pari al 71,9%, il tasso di risposta completa 27,6% e il tasso di risposta parziale 44,3%

Carcinoma nasofaringeo avanzato: la chemioterapia di induzione a base di gemcitabina e cisplatino, in aggiunta alla chemioradioterapia, migliora significativamente la sopravvivenza senza recidive a 3 anni e la sopravvivenza complessiva

Mieloma multiplo: uno studio randomizzato di fase III dimostra che la terapia di induzione a base di bortezomib, lenalidomide e desametasone prima del trapianto autologo è efficace e ben tollerata

Leucemia mieloide acuta: condizionamento a intensità ridotta nel trapianto allogenico di cellule staminali con globulina antitimocitaria e ciclofosfamide post-trapianto per la profilassi per la malattia del trapianto contro l’ospite

Colangite biliare primitiva: uno studio randomizzato di fase II dimostra che rituximab è sicuro ma inefficace per il trattamento dell’affaticamento

Linfoma diffuso a grandi cellule B: uno studio dimostra un’efficacia simile di R-CHOP-14 e -21 nei dati sulla malattia derivati dal Registro Prospettico Tedesco per le Neoplasie Linfatiche

Anemia a cellule falciformi: uno studio evidenzia l’iperomocisteinemia grave e la neuropatia periferica come effetti collaterali del protossido d’azoto in due pazienti

Policitemia vera: uno studio retrospettivo dimostra che la flebotomia diminuisce i tempi necessari a raggiungere il controllo dell’ematocrito, mentre l’idrossiurea controlla meglio i livelli di piastrine e leucociti

Policitemia vera o trombocitemia essenziale resistente o intollerante all’idrossiurea: uno studio multicentrico di fase 2 dimostra l’efficacia della terapia con interferone alfa-2a pegilato

Iperaldosteronismo primitivo raro: uno studio dimostra che il trattamento a base di inibitori di mTORC1 si associa a un miglioramento della pressione sanguigna e della soppressione della renina

Dermatomiosite giovanile: il trattamento con tofacitinib, un inibitore di JAK, in due pazienti con dermatomiosite giovanile refrattaria positiva agli autoanticorpi anti-MDA5, migliora l’attività della malattia dal punto di vista clinico

Sindrome di Ehlers-Danlos: uno studio in vivo e in vitro evidenzia un aumento significativo delle aberrazioni cromosomiche spontanee e indotte da radiazioni nei bambini

Sindrome di Sézary: uno studio retrospettivo evidenzia una sopravvivenza prolungata con l’uso precoce di un nuovo trattamento di fotoforesi extracorporea

Miopatia da deposito di lipidi neutri: un ampio studio di coorte multicentrico cinese delinea lo spettro clinico e genetico

Carcinoma a cellule squamose dell'esofago avanzato: il nivolumab si associa a un significativo miglioramento della sopravvivenza complessiva, con un profilo di sicurezza favorevole

Rabdomiosarcoma: la chemioterapia di mantenimento con vinorelbina associata al trattamento continuo con ciclofosfamide a basso dosaggio nei pazienti con rabdomiosarcoma ad alto rischio migliora la sopravvivenza

Sclerosi sistemica: uno studio mette in luce la relazione tra anomalie dell’esofago evidenziate all’esofagogramma fluoroscopico e i test della funzione polmonare nei bambini affetti da SSc giovanile

Fenotipo dello sviluppo nel caso raro di DJ causato da un’unica mutazione de novo nel gene ADNP

Fenotipo dello sviluppo nel caso raro di DJ causato da un’unica mutazione de novo nel gene ADNP

Malattie reumatiche e muscoloscheletriche: i livelli di immunoglobuline devono essere controllati in condizioni basali e prima di ogni ciclo di rituximab per individuare i pazienti a rischio di infezioni gravi

Biomarcatori

Adenocarcinoma dell’esofago: la risposta immunitaria attivata dal danno al DNA permette di prevedere la risposta alla chemioterapia e la sopravvivenza

Leucemia linfatica a cellule B: un profilo del gene 17 permette di identificare pazienti che potrebbero trarre beneficio dalla chemioterapia con fludarabina, ciclofosfamide e rituximab

Vasculite associata agli anticorpi anti-citoplasma nei neutrofili: attivazione del complemento nella vasculite associata agli anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili contro la mieloperossidasi e la proteinasi 3

Malattia di Von Hippel-Lindau e carcinoma renale: eterogeneità del tumore e differenze nella crescita sono indicative di uno stato di dormienza del tumore; valutazione volumetrica

Approcci Terapeutici

Deficit isolato del complesso I: le NADH-deidrogenasi alternative da arabidopsis thaliana dovrebbero essere considerate con cautela come potenziali strumenti terapeutici per le malattie mitocondriali umane

Epidermolisi bollosa acquisita: fingolimod, un modulatore dei recettori della sfingosina 1-fosfato, aggrava la malattia nei topi

Mieloma multiplo: astatina-211 α-emittente mirata a CD38 riesce ad eradicare la malattia in un modello di malattia disseminata

Carcinoma epatocellulare: un’espressione genica immunitaria associata allo sviluppo della malattia umana permette di individuare i topi che rispondono agli agenti chemiopreventivi

Sclerosi sistemica: inibizione dell’infiammazione fibrosi della cute e danno vascolare tramite il blocco di CX3 CL1/CX3 CR1 in modelli murini potrebbe rappresentare un nuovo trattamento della fibrosi cutanea precoce

Approcci Diagnostici

Ictus ischemico arterioso pediatrico: il doppler transcranico come strumento potenzialmente utile per la diagnosi precoce nei bambini con arteriopatia steno-occlusiva cervicale traumatica

Malformazione cavernosa cerebrale ereditaria: flusso di lavoro per la diagnosi molecolare, interpretazione clinica delle varianti di sequenza e procedure di archiviazione dei dati per 140 soggetti

Il crowdsourcing di PanelApp per raccogliere conoscenze specialistiche per la creazione di pannelli genetici condivisi per la diagnosi

Presa in Carico e Terapia per i Pazienti

Dislipidemie: articolo di revisione dei recenti progressi nelle nuove terapie

Sclerosi tuberosa complessa: articolo di revisione di nuovi trattamenti e target terapeutici nei bambini

Leucodistrofie: articolo di revisione su diagnosi, prognosi e trattamento

Leucemia prolinfocitica a cellule T: criteri condivisi su diagnosi, stadiazione e valutazione della risposta al trattamento

Galattosemia classica: revisione sistematica della funzione cognitiva dei pazienti

Fibrosi cistica: articolo di revisione sul futuro della terapia genica e del trattamento con piccole molecole oltre la terapia con regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica

Encefalite limbica associata ad anticorpi anti-recettore NMDA: aggiornamento per neurologi e psichiatri su meccanismi e modelli

Neoplasia mieloproliferativa: articolo di revisione sui progressi relativi alle potenziali opzioni terapeutiche

Emofilia: articolo di revisione su progressi e sfide nella terapia genica

Neuropsichiatria: articolo di revisione su un quadro di riferimento per lo studio delle malattie genetiche rare

Neuropatia periferica nella leucodistrofia metacromatica: articolo di revisione sullo stato attuale e la prospettiva futura

Galattosemia: riposizionamento dei farmaci per il trattamento

Neuropatia delle piccole fibre associata a canalopatia del sodio: articolo di revisione su progressi scientifici e approcci clinici

Malattia polmonare associata all’artrite idiopatica giovanile a esordio sistemico: articolo di revisione su caratterizzazione e fattori di rischio

Malattia di Sydenham: aggiornamento su fisiopatologia, segni clinici e presa in carico

Ceroidolipofuscinosi neuronale: articolo di revisione sui progressi nel trattamento

Epidemiologia

**Deficit della lipasi acida lisosomiale: caratterizzazione su larga scala della variante funzionale di LIPA per migliorare le stime della prevalenza alla nascita**